IL CONDANNATO

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  1. Moonfolk
     
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    IL CONDANNATO-

    Finalmente era riuscito ad evadere, dopo tanti anni che vi aveva provato senza mai riuscirci.
    Trestanec, con la sua divisa a strisce bianche e nere camminava a passo veloce lungo un piccolo vicolo buio, probabilmente in cerca di un'arma: per anni, dietro le sbarre, si era detto che non avrebbe più fatto del male se lo avessero scagionato; ma ora tutti quei suoi pensieri erano solo fumo.
    In passato aveva già ucciso ed era pronto a farlo di nuovo: la sete di sangue lo assaliva a tal punto che si era accontentato di una vecchia gamba spezzata di una sedia trovata nei rifiuti come arma.
    Decise poi di recarsi al secondo piano di uno dei due palazzi che formavano quella stradina. Una volta salite le scale, con la sua abilità ben presto riuscì ad aprire la finestra scorrevole del soggiorno, producendo solo un impercettibile rumore. Sul divano vi era steso un uomo sulla cinquantina, folta barba e pancia grassa, ad occhio chiusi. La televisione ancora accesa rilevava che doveva essersi addormentato inconsapevolmente. L'evaso strinse la mano sulla mazza, cercando di sferrare, quando qualcosa lo fermò.
    Un telegiornale annunciava infatti la sua morte, oltre a quella di altri carcerati, proprio durante quel giorno. Un sospiro di stupore svegliò la vittima che prese ad implorare pietà, inginocchiandosi.
    «Tu dovevi essere..» farfugliò l'uomo.
    Non fece a tempo a finire che un colpo netto alla testa lo colpì, frantumandogli il cranio in mille pezzi. L'assassino iniziò a tremare, alla vista di un paio di occhi dal colore verde chiaro. Sul muro già sporco di sangue una scritta con il medesimo liquido riportava: "THEY SEE YOU".
    Fece un passo indietro, poi un altro, fino ad inciampare nella tv, che trasmetteva ormai solo una serie di puntini grigi i quali producevano un fastidioso rumore. Sopra di essi una scritta, la stessa che vi era sulla parete.
    Quando si girò nuovamente rimase folgorato: le sue vene si tirarono tanto da sembrare uscire dalla pelle e stramazzò.
    Buio.
    Riaprì gli occhi solo per un istante: solo ora si accorgeva di tenere un braccialetto legato al polso; questo riportava "CONDANNATO 220614".

    di: Moonfolk
    un ringraziamento speciale a: ;Nina
    commenti: qui


    Edited by Moonfolk - 22/6/2014, 12:36
     
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